mercoledì 25 marzo 2009

Top five: Lisbona

Top five: cosa visitare a…Lisbona!

Lisbona (in portoghese Lisboa) è la capitale del Portogallo. Nel corso della Storia fu prima municipio romano e poi conquista degli arabi. Nel 1775 un terremoto violento distrusse gran parte della città, che venne poi ricostruita grazie ai progetti del marchese Pombal.

Lisbona è situata alla foce del fiume Tago e poggia su sette colli lungo il fiume Tejo, che la rendono un susseguirsi di salite e di discese.

Da visitare:
1. il CASTELLO DI SÃO JORGE.
In passato fungeva da antica postazione di osservazione. Da qui la vista è fantastica: spazia sul Barrio Alto, sul Tejo e anche sul Ponte 25 de Abril. Sorge nel sito dell’acropoli della città antica; venne costruito dai Visigoti nel V secolo, fu una fortezza dei Mori e venne infine conquistato dai Cristiani.
2. il QUARTIERE DI BELÉM.
Qui si trova il Padrao do Doscobrimento, il famoso monumento a forma di prua di nave che vuole celebrare le grandi scoperte delle esplorazioni marine. La sua grandezza è impressionante, e lascia davvero a bocca aperta! Famosa è anche la Torre di Belem, che sorge su un isolotto in prossimità della riva. Anche questa torre aveva la funzione di punto di avvistamento delle navi provenienti dal mare. Da qui Vasco de Gama partì per i suoi viaggi in mare.
3. il quartiere dell’ALFAMA.
E’ il quartiere antico di Lisbona e ancora oggi rappresenta il centro della città. E’ un quartiere molto pittoresco ma anche abbastanza decadente; è necessario visitarlo per capire come fosse Lisbona anticamente: è infatti l’unico suo quartiere che sia sopravvissuto al terremoto.
4. il MONASTERO DOS JERÓNIMOS.
In stile manuelino, lo stile caratteristico del Rinascimento portoghese. Ospita le memorie di illustri portoghesi come Fernando Pessoa e Vasco da Gama.
5. il CRISTO REI.
Costruito sulla parte opposta dei fiume Tejo rispetto alla città, è la riproduzione del Cristo Redentore che si trova a Rio de Janeiro, ma in dimensioni ridotte. E’ un ringraziamento per il fatto che il Portogallo non sia stato coinvolto durante i massacri della Seconda Guerra Mondiale.

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