lunedì 6 aprile 2009

Uzbekistan: istruzioni per l'uso


Informazioni sull’Uzbekistan.

L’Uzbekistan è il Paese più ricco di storia fra tutte le repubbliche dell’Asia Centrale. Annovera alcune delle città più antiche del mondo e molti dei principali centri sulla Via della Seta. E’ un chiaro esempio di sintesi tra Oriente ed Occidente.

Per entrare in Uzbekistan è necessario essere in possesso dei visti rilasciati dalle Rappresentanze Diplomatiche e dagli Uffici Consolari dell’Uzbekistan all’estero o presso gli Uffici del Ministero degli Affari Esteri collocati nell’aeroporto di Tashkent, la capitale. Il passaporto deve avere almeno due pagine libere ed essere valido almeno altre sei mesi dopo la scadenza del visto. Bisogna portare con sé anche una foto formato tessera.

Non è necessaria alcuna vaccinazione per entrare in Uzbekistan, ma si raccomanda sempre di evitare di bere l’acqua del rubinetto e preferire sempre l’acquisto di quella imbottigliata. L’acqua infatti è ricca di minerali e di sali metallici, quindi attrezzarsi per i disturbi gastro-intestinali comuni. Un altro problema frequente in cui ci si può imbattere durante un viaggio in Uzbekistan è quello delle ustioni solari, per cui è sempre necessario portare con sé protezioni solari adeguate e un cappello.

La geografia dell’Uzbekistan vede uno Stato in buona parte pianeggiante, grande 1.5 volte l’Italia. La sua superficie è occupata per due terzi da steppa e deserto, mentre ad est ci sono le montagne che segnano la linea di confine con gli altri Paesi.

Il fuso orario fa segnare +4 ore rispetto all’Italia nei mesi in cui vige l’ora solare, mentre +3 ore nei restanti. In Uzbekistan, infatti, non è mai entrato in vigore l’orario legale.

La lingua ufficiale è l’uzbeko, di origine turca. Oggi si scrive in alfabeto cirillico, anche se negli ultimi anni si è verificato un uso sempre crescente dell’alfabeto latino, sia per quanto riguarda le insegne che le indicazioni stradali. La maggior parte della popolazione conosce il russo, mentre la lingua inglese è poco conosciuta.

L’Uzbekistan è un Paese musulmano moderato, anche per via della profonda influenza subita durante la dominazione sovietica che ha fatto sì che lo stile di vita si modificasse in direzione di un atteggiamento meno intenso dal punto di vista spirituale. Ma la religione musulmana permea comunque la storia e la tradizione dell’Uzbekistan, come testimoniano le numerose moschee, scuole coraniche antiche e minareti che si trovano ovunque.

La moneta uzbeka è il Sum. E’ preferibile per i turisti circolare con denaro contante, poiché i travel cheques sono difficilmente cambiabili e le carte di credito sono poco accettate. L’Euro è accettato per il cambio, anche se il dollaro è preferito. Il problema che si ha con questa moneta è che il taglio di banconota più grande, 100 sum, è inferiore ad un euro. Quindi ci si ritrova con centinaia di banconote per poche decine di euro.

Per telefonare dall’Italia in Uzbekistan bisogna comporre il prefisso internazionale +998, seguito dal prefisso della città prescelta: 71 per Tashkent, 62 per Khiva, 662 per Samarcanda e 365 per Bukhara.

Le temperature sono soggette a notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, anche di 20°C. Le precipitazioni sono minime, tranne che ad altitudini elevate. L’estate si presenta torrida con temperature che raggiungono anche i 40°C, mentre in inverno le temperature possono scendere sotto lo 0°C e sono possibili fenomeni di carattere nevoso.

Lingua lituana

Il lituano è, insieme al lettone, uno dei due idiomi del gruppo baltico ad essere sopravvissuto delle lingue indoeuropee.

Nelle sue forme grammaticali è ritenuto essere dagli studiosi antico quanto il sanscrito, quindi riveste un ruolo molto importante nella linguistica. Molte delle sue forme sono rimaste inalterate per più tempo rispetto a quelle di altre lingue indoeuropee, e per questo sono oggetto di studio attento.

Il lituano mantiene la forma maschile e quella femminile anche nei verbi. L’accento e le variazioni di tono sono molto sottili, ma si viene comunque capiti anche se non si riesce a rispettarle tutte.

Nella lingua lituana non esistono le lettere “w”, “q” e “x”, ma in compenso esistono “č”, “ŏ”, “š” e “ž” per quanto riguarda le consonanti, mentre troviamo le lettere “ą”, “ę”, “į”, “ū” e “ų”.La lettera “i” è parzialmente interscambiabile con la lettera “y”.

Di seguito riporto la pronuncia delle lettere che non esistono in italiano o che nella nostra lingua sono pronunciate diversamente dal lituano:
-ą: è una “a” più lunga;
-e: pronunciata con un suono a metà tra la “a” e la “e”;
-ę: è una “e” più lunga;
-e: è una “e” aperta, come in certo;
-y/į: è una “i” più lunga;
-ū/ų: è una “u” più lunga;
-c: come in pizza;
-ŏ: come in circo;
-h: si pronuncia aspirata;
-dž: come in gente;
-dz: come nell’inglese beds;
-g: come in gatto;
-j: come in ieri;
-š: come in scivolo;
-ž: come nel francese jambon.

Pillole di lituano:
-ciao: SVEIKI;
-salve: LABAS;
-arrivederci: SUDIE;
-sì: TAIP;
-no: NE;
-grazie: DEKOJU;
-prego: PRAŠAU;
-mi chiamo Laura: MANO VARDAS YRA LAURA;
-aiuto!: GELBEKITE!