
In queste isole sono state scoperte tracce di attività umane che risalgono a ben 8.000 anni fa.
Gli amanti degli animali potranno vedere alle Vesterålen i capodogli sparire nelle profondità del mare, uccelli molto rari come la pittima reale, che nidifica soltanto a Andøya, oltre che la procellaria artica e la sula, due specie rarissime che si trovano nella parte occidentale delle isole. Più comuni, ma comunque affascinanti, le gazze marine, le urie, i cormorani, le pulcinelle di mare, i cigni e gli aironi cinerini. Ogni anno, inoltre, arrivano alle Vesterålen enormi migrazioni di oche selvatiche.
A Sortland ci si immerge nel “Progetto blå by”, il “Progetto città blu”: strada dopo strada e casa dopo casa tutto è dipinto completamente di blu. E sui muri si trovano brevi poesie di Christensen.
Da Stø partono ogni giorno i safari alla balena. A Litløy esiste invece un centro culturale in mezzo al mare. Qui ci devono essere stati insediamenti umani fin dall’Età del Ferro. Negli anni ’50 ci abitavano solamente i guardiani del faro; oggi ci sono rimaste le aquile di mare. E’ un luogo incontaminato e a contatto con la natura più selvaggia.
Il Vesterålen reseliv è l’ufficio turistico delle Vesterålen, dove è possibile recuperare informazioni sui 6 comuni della regione: Hadsel, Sortland, Andø, Bø, Lødingen e Øksnes.
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