La terza tappa della regione del Nordland sono le Lofoten.
Le Lofoten sono da sempre amate dagli artisti, probabilmente per qualcosa che ha a che fare con la luce di questa regione, che tinge la natura e gli abiti di mille colori, dall’oro al blu ghiaccio. E’ una luce in continuo movimento che strega qualsiasi turista.
Alle Lofoten si trovano i rourber, le case di pescatori situate tra la riva e il mare, e i sjøhus, gli edifici costruiti sui moli che una volta venivano usati per la lavorazione del pesce e come alloggio per i pescatori, mentre oggi vengono rimodernati e offerti ai turisti come luoghi di pernottamento.
In questa regione del Nordland norvegese i reperti archeologici risalenti ai tempi dei vichinghi si possono trovare un po’ ovunque: due siti particolari sono Storvågan e Borg. A Storvågan è presente il Museo delle Lofoten, costruito attorno ad un’antica fattoria in un villaggio di pescatori. L’edificio principale risale al 1815 e contiene varie esposizioni, tra cui quella di oggetti della cultura vichinga. Nel museo si trovano anche antiche capanne da pescatore e utensili di epoca preistorica e medievale. A Borg, invece, si può visitare un’imponente ricostruzione di una casa dell’epoca vichinga, la più grande di cui siano stati trovati resti. Sono disponibili visite guidate alla sala dei banchetti, alla parte con le abitazioni e alla copia di una nave vichinga, alla bottega del fabbro e alla rimessa per le barche. Il cortile del Museo vichingo offre anche un cortile con cinghiali, cavalli e pecore. Nei mesi estivi vengono organizzate attività ed escursioni con la nave vichinga.
Anche con la flora e la fauna c’è l’imbarazzo della scelta: nei mesi invernali, a Vestfjorden, è possibile entrare in contatto ravvicinato con le orche, mentre a Røst e Værøy, due piccole isole circondate dall’oceano, nidificano miriadi di uccelli di mare e la varietà di pesci presenti nelle acque circostanti è impressionante.
A Svolvær si va invece per vedere le magnifiche sculture e installazioni di ghiaccio, artisticamente illuminate e accompagnate da musica e immagini, tradizioni e vita dei pescatori sull’isola.
Le Lofoten sono da sempre amate dagli artisti, probabilmente per qualcosa che ha a che fare con la luce di questa regione, che tinge la natura e gli abiti di mille colori, dall’oro al blu ghiaccio. E’ una luce in continuo movimento che strega qualsiasi turista.
Alle Lofoten si trovano i rourber, le case di pescatori situate tra la riva e il mare, e i sjøhus, gli edifici costruiti sui moli che una volta venivano usati per la lavorazione del pesce e come alloggio per i pescatori, mentre oggi vengono rimodernati e offerti ai turisti come luoghi di pernottamento.
In questa regione del Nordland norvegese i reperti archeologici risalenti ai tempi dei vichinghi si possono trovare un po’ ovunque: due siti particolari sono Storvågan e Borg. A Storvågan è presente il Museo delle Lofoten, costruito attorno ad un’antica fattoria in un villaggio di pescatori. L’edificio principale risale al 1815 e contiene varie esposizioni, tra cui quella di oggetti della cultura vichinga. Nel museo si trovano anche antiche capanne da pescatore e utensili di epoca preistorica e medievale. A Borg, invece, si può visitare un’imponente ricostruzione di una casa dell’epoca vichinga, la più grande di cui siano stati trovati resti. Sono disponibili visite guidate alla sala dei banchetti, alla parte con le abitazioni e alla copia di una nave vichinga, alla bottega del fabbro e alla rimessa per le barche. Il cortile del Museo vichingo offre anche un cortile con cinghiali, cavalli e pecore. Nei mesi estivi vengono organizzate attività ed escursioni con la nave vichinga.
Anche con la flora e la fauna c’è l’imbarazzo della scelta: nei mesi invernali, a Vestfjorden, è possibile entrare in contatto ravvicinato con le orche, mentre a Røst e Værøy, due piccole isole circondate dall’oceano, nidificano miriadi di uccelli di mare e la varietà di pesci presenti nelle acque circostanti è impressionante.
A Svolvær si va invece per vedere le magnifiche sculture e installazioni di ghiaccio, artisticamente illuminate e accompagnate da musica e immagini, tradizioni e vita dei pescatori sull’isola.
Nessun commento:
Posta un commento