lunedì 23 marzo 2009

La cucina polacca

Oggi si parla di…cucina polacca.

La cucina è stata, insieme alla lingua e alla religione, uno dei leganti per l’identità nazionale di questo Paese durante i 120 anni in cui la Polonia non era più un’entità politica.

La cucina polacca è molto varia e piena di influssi di altre cucine: quella ebraica, quella russa, quella tedesca, quella ucraina e quella ungherese, per citarne alcune.

E’ una cucina molto abbondante e sostanziosa: tanta carne e cacciagione, molte zuppe, una varietà invidiabile di salse, ravioli e le immancabili patate. I polacchi usano anche degli aromi insoliti per noi italiani, quali i semi di cumino, la maggiorana e l’aneto.

Il pane, chiamato chleb, è tradizionalmente fatto con la farina di segale, anche se negli ultimi anni nelle panetterie si trova qualsiasi tipo di pane, da quello integrale a quelli dai sapori più particolari. La segale è l’ingrediente usato anche per lo zurek, una minestra con brodo di manzo o pollo, panna acida, funghi, pancetta e cipolle.

Per quanto riguarda i primi piatti, bisogna menzionale il barszcz, una zuppa di barbabietole che corrisponde all’incirca al borscht russo. Può essere servito con il solo brodo, con dei piccoli ravioli ripieni di carne o con dei fagottini di pasta ripieni di cavolo. I pierogi, invece, sono i tipici ravioli polacchi, quadrati o con la forma a mezzaluna. Vengono preparati con la pasta e vengono farciti con vari ripieni, tra cui le patate e le cipolle, i crauti, la ricotta e anche la frutta.

Il pranzo è il pasto principale della giornata, ed è consumato nelle prime ore del pomeriggio. I piatti principali più comuni sono il golabki, foglie di cavolo ripiene di manzo, cipolla e riso, e poi cotte in forno con salsa di pomodoro, e il bigos, forse il piatto più conosciuto a livello internazionale della cucina polacca. Si tratta di uno stufato di carne, cavoli e crauti, con aggiunta di prugne secche ed altre spezie. Nei ristoranti è difficile che venga servita la ricetta tradizionale, perché molto complessa e molto lunga da preparare. Per mangiare un vero bigos, bisogna provarlo in casa di un polacco.

Il contorno è quasi sempre di zemniaki, ossia di patate: bollite, fritte, in purè oppure arrosto.

Per la necessità di conservare i prodotti raccolti in estate per i lunghi e freddi inverni, la cucina polacca è ricca di conserve sottaceto, confetture e pesce e carni affumicate.

I polacchi sono grandi bevitori di herbata, il nostro tè. Viene bevuto in bicchieri e mai nelle tazze, e soprattutto mai con il latte, ma piuttosto con zucchero e una fettina di limone. La bevanda nazionale è però la wodka, la vodka, che viene consumata in grandi quantità. Si trova in colori e sapori diversi tra loro: si passa da quella extra dolce a quella più secca; se ne trovano con bacche di sorbo, al limone e anche al pepe.

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