martedì 10 marzo 2009

I Boscimani

Il popolo di cui parliamo oggi è quello dei San, o meglio, dei Boscimani, come preferiscono farsi chiamare. E’ un popolo che vive nelle zone tra il Botswana, la Namibia e il Sudafica, nel deserto del Kalahari. Un tempo erano una popolazione assai numerosa, oggi ridotta a poche migliaia di individui.

Secondo quanto affermato dagli studiosi, i Boscimani abitano l’Africa meridionale da più di 20.000 anni; insieme ai Pigmei sono considerati gli abitanti più antichi del continente, se non addirittura di tutta la Terra.

Le caratteristiche fisiche dei Boscimani sono: una statura molto bassa, la magrezza per gli uomini, mentre un peso più consistente per le donne, che vivono quasi sempre nude; hanno sopracciglia folte, occhi a mandorla e zigomi alti. I capelli sono neri, corti e arricciati.

Sono un popolo nomade: viaggiano per trovare zone in cui il cibo sia abbondante e dove ci siano delle riserve d’acqua; per questo motivo si definiscono “coloro che seguono la luce”. Una volta trovato cibo sufficiente, costruiscono delle capanne provvisorie dividendosi in gruppi di circa trenta persone.

I giovani Boscimani quando raggiungono la pubertà, siano essi maschi o femmine, vengono segregati in luoghi solitari dove viene insegnato loro tutto quello che hanno bisogno di sapere per poter entrare nel mondo degli adulti, e vengono sottoposti a delle cerimonie di iniziazione.

Gli uomini boscimani vengono considerati dei cacciatori-raccoglitori, molto abili nella caccia in cui eccellono grazie alla loro tecnica delle frecce a punta staccabile, avvelenate con un composto naturale che provoca la morte immediata dell’animale colpito. Oltre che all’arco e alle frecce utilizzano anche lance, tagliole, giavellotti e il bastone da scavo. Delle prede che vengono abbattute i Boscimani non sprecano nulla: la vescica ad esempio viene usata come contenitore mentre l’intestino è usato come corda.

Il ruolo della donna consiste nella raccolta dei frutti, delle piante e delle radici che cucinano in diversi modi e che costituiscono la dieta base dei Boscimani e nel trovare l’acqua. Le donne hanno una conoscenza molto approfondita delle piante, del loro valore nutritivo, delle proprietà medicinali e della possibilità di utilizzarle come veleno o come cosmetico.

I Boscimani vivono in gruppi e solitamente vivono nei rifugi naturali, come possono essere i crepacci delle rocce. Alla base dell’organizzazione sociale c’è la famiglia; di solito sono monogami, ma in alcuni casi particolari un uomo può avere due donne. Ogni famiglia ha un proprio territorio di caccia nell’ambito di quello più vasto, ma sempre definito rigorosamente. Ci sono ferree regole di comportamento nella società boscimana: situazioni come rapporti prematrimoniali, adulterio oppure incesto sono punite con la pena di morte.

La lingua dei Boscimani è unica al mondo appartiene alla famiglia khoisan; ogni gruppo ha la sua lingua, ma tutte sono accumunate da suoni simili a schiocchi.

La religione dei Boscimani prevede che la sepoltura debba avvenire depositando i cadaveri nel luogo prescelto in posizione fetale; insieme al corpo vengono seppellite anche tutti i suoi effetti personali. Dopo una morte il gruppo si sposta sempre dal precedente accampamento, poiché i Boscimani temono gli spiriti dei morti. Prima di cacciare praticano dei riti propiziatori affinché possano trovare del cibo per sfamare sé stessi e le proprie famiglie.

Oggi i Boscimani non seguono quasi più la cultura tradizionale, perché molti sono stati costretti a lasciare i propri territori per vivere in riserve. Chiedono comunque di non essere rimossi dalla terra dei loro antenati, poiché sostengono che il governo stia tentando di distruggere la loro cultura mediante una sedentarizzazione forzata.

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