Tobago: un’isola dove tutte le preoccupazioni svaniscono!
Tobago venne colonizzata dagli antenati dei lettoni nel Seicento; da quel momento fino ad oggi ci sono stati ben trentadue cambi di potere al governo. E’ un’oasi tra il mar Caraibico e l’Oceano Atlantico, molto fertile grazie al tipo di suolo, di origine vulcanica, e alla percentuale di umidità, molto alta.
Per raggiungerla è necessario, per un periodo inferiore ai 90 giorni, il passaporto e il biglietto di uscita dal Paese. La moneta è il dollaro di Trinidad & Tobago (TT$). La tassa di partenza è di 100 TT$ da pagare in moneta locale all’aeroporto. Il fuso orario segna -5 ore rispetto all’Italia. Il periodo migliore per visitare Tobago sono i mesi da metà dicembre a fine aprile, quando le temperature oscillano tra i 20°C e i 30°C. La lingua più diffusa è il Tobagonian Creole English. Ci sono diverse differenze con l’altra isola, molto più ricca e industrializzata, Trinidad, con cui Tobago divide bandiera e il nome del Paese.
Da quando si arriva sull’isola nel minuscolo aeroporto di Crown Point si è subito pronti per visitare le sue bellissime spiagge attorniate da palme e la sua barriera corallina. C’è anche una riserva, la Tobago reserve, che è stata la prima riserva della Corona britannica nel lontano 1776, oltre che la più antica di tutti i Caraibi, dove il paesaggio è inimmaginabile: un’infinità di tipi di piante oltre a granchi, pesci, ragni, rane, formicai…
Da vedere la spiaggia di Pigeon Point, una delle più famose di tutta Tobago, con sabbia fine e bianchissima e un mare davvero da cartolina; l’ingresso è a pagamento. Le immersioni sono un’esperienza da intraprendere, specialmente nelle località di Diver’s Thirst e Diver’s Dream. Anche le cascate di Argyle River, le più alte di Tobago con i loro 54 metri, sono da vedere. Infine, una visita la meritano anche gli innumerevoli villaggi di pescatori: tra tutti, quelli di Little Tobago e Charlotteville.
Una cosa che colpisce molto a Tobago è il “traffico” di auto che si dirigono nella capitale dell’isola, Scarborough, il vero centro della vita del Paese, con il porto, il mercato e tutti gli edifici pubblici. Qui c’è anche Fort King George, l’unica fortificazione di epoca coloniale conservata discretamente dell’isola. In macchina tutti corrono, amando spaventare i polli che si trovano ai bordi delle strade. La gente è molto accogliente e simpatica con i turisti. L’isola è abbastanza piccola, circa 45 km di lunghezza, e quindi per visitarla tutta non occorre troppo tempo.
Per trovare un albergo è necessario prenotare almeno un anno prima, soprattutto se si vuole partire per il periodo del Carnevale, quando l’isola è presa d’assalto da locali e turisti. Il fulcro della serata è la sfilata in maschera del lunedì grasso: dal mattino fino alla sera si percorre tutta la città al ritmo di soca, la musica tradizionale di Trinidad e Tobago, accompagnata dal suono del pan, lo strumento tipico di questo luogo.
Tobago è famosa anche perché è la protagonista di uno dei libri più importanti della letteratura mondiale: il 30 settembre 1659 si arenò infatti sulle sue spiagge Robinson Crusoe, storico personaggio inventato dalla penna di Daniel Defoe.
Tobago venne colonizzata dagli antenati dei lettoni nel Seicento; da quel momento fino ad oggi ci sono stati ben trentadue cambi di potere al governo. E’ un’oasi tra il mar Caraibico e l’Oceano Atlantico, molto fertile grazie al tipo di suolo, di origine vulcanica, e alla percentuale di umidità, molto alta.
Per raggiungerla è necessario, per un periodo inferiore ai 90 giorni, il passaporto e il biglietto di uscita dal Paese. La moneta è il dollaro di Trinidad & Tobago (TT$). La tassa di partenza è di 100 TT$ da pagare in moneta locale all’aeroporto. Il fuso orario segna -5 ore rispetto all’Italia. Il periodo migliore per visitare Tobago sono i mesi da metà dicembre a fine aprile, quando le temperature oscillano tra i 20°C e i 30°C. La lingua più diffusa è il Tobagonian Creole English. Ci sono diverse differenze con l’altra isola, molto più ricca e industrializzata, Trinidad, con cui Tobago divide bandiera e il nome del Paese.
Da quando si arriva sull’isola nel minuscolo aeroporto di Crown Point si è subito pronti per visitare le sue bellissime spiagge attorniate da palme e la sua barriera corallina. C’è anche una riserva, la Tobago reserve, che è stata la prima riserva della Corona britannica nel lontano 1776, oltre che la più antica di tutti i Caraibi, dove il paesaggio è inimmaginabile: un’infinità di tipi di piante oltre a granchi, pesci, ragni, rane, formicai…
Da vedere la spiaggia di Pigeon Point, una delle più famose di tutta Tobago, con sabbia fine e bianchissima e un mare davvero da cartolina; l’ingresso è a pagamento. Le immersioni sono un’esperienza da intraprendere, specialmente nelle località di Diver’s Thirst e Diver’s Dream. Anche le cascate di Argyle River, le più alte di Tobago con i loro 54 metri, sono da vedere. Infine, una visita la meritano anche gli innumerevoli villaggi di pescatori: tra tutti, quelli di Little Tobago e Charlotteville.
Una cosa che colpisce molto a Tobago è il “traffico” di auto che si dirigono nella capitale dell’isola, Scarborough, il vero centro della vita del Paese, con il porto, il mercato e tutti gli edifici pubblici. Qui c’è anche Fort King George, l’unica fortificazione di epoca coloniale conservata discretamente dell’isola. In macchina tutti corrono, amando spaventare i polli che si trovano ai bordi delle strade. La gente è molto accogliente e simpatica con i turisti. L’isola è abbastanza piccola, circa 45 km di lunghezza, e quindi per visitarla tutta non occorre troppo tempo.
Per trovare un albergo è necessario prenotare almeno un anno prima, soprattutto se si vuole partire per il periodo del Carnevale, quando l’isola è presa d’assalto da locali e turisti. Il fulcro della serata è la sfilata in maschera del lunedì grasso: dal mattino fino alla sera si percorre tutta la città al ritmo di soca, la musica tradizionale di Trinidad e Tobago, accompagnata dal suono del pan, lo strumento tipico di questo luogo.
Tobago è famosa anche perché è la protagonista di uno dei libri più importanti della letteratura mondiale: il 30 settembre 1659 si arenò infatti sulle sue spiagge Robinson Crusoe, storico personaggio inventato dalla penna di Daniel Defoe.
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