sabato 28 marzo 2009

Folklore in Lettonia


La cultura lettone è intrisa di folclore; la maggior parte degli usi e dei costumi dei lettoni risalgono o sono legati all’epoca e alle usanze pagane.

La Festa di Mezza Estate, o Jāņi, è sempre stata una festa importante in Lettonia. Nell’epoca pagana, narrano le leggende, era la notte della magia e della stregoneria, durante la quale le streghe giravano nude in libertà ad ammaliare umani, animali e piante. Oggi è l’evento più importante della Lettonia, e i festeggiamenti iniziano il 23 giugno. Secondo quanto vuole la tradizione, la gente si riversa nelle campagne per celebrare questa notte così particolare a stretto contatto con la natura. Per l’occasione vengono preparate birre speciali, formaggi e torte. Per propiziare la buona sorte e per proteggere le famiglie dagli spiriti maligni, intorno alle case vengono appese erbe e fiori, e sia uomini che donne si adornano con delle ghirlande. Nessuno può andare a dormire prima di aver visto un tramonto e una nuova alba, altrimenti la sfortuna lo perseguiterà per un intero anno. Per rimanere svegli e non cedere al sonno i rimedi escogitati dai lettoni sono parecchi: ci si riunisce attorno a grandi falò, si intonano canti popolari, si mangia e si beve e si balla.

Altre credenze della Lettonia riguardano i bambini: ogni volta che nasce un bambino appare nel cielo una nuova stella che gli rimarrà legata per tutta la vita. Alla morte della persona la stella cade sulla terra, a simboleggiare la scomparsa della sua anima per sempre. Sempre per quanto riguarda i bambini, quelli nati in una giornata soleggiata sono considerati più fortunati di quelli nati in una giornata nuvola o di pioggia.

Le cicogne sono il simbolo nazionale, e si dice che portino molta fortuna, specialmente se decidono di nidificare nei pressi di una casa.

Anche per i defunti ci sono delle credenze: se vi recate in un cimitero della Lettonia noterete che le stradine di sabbia intorno alle tombe non presentano impronte, perché sono meticolosamente rastrellate. Si crede infatti che lo spirito del defunto segua fino a casa chi va a fargli visita, se le sue impronte non vengono prontamente cancellate.

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