L’estone è fa parte del gruppo balto-finnico delle lingue ugro-finniche e per questo motivo è strettamente affine al finlandese. La sua grammatica è particolarmente difficile: ci sono 14 casi, gli aggettivi sono declinabili e manca completamente la forma del tempo futuro. In più, il lessico è privo di legami con altri idiomi al di fuori del proprio gruppo linguistico.
All’inizio del ‘900 venne attuata una riforma completa e radicale della lingua estone da parte di Johannes Aavik. Il processo di ampliamento del vocabolario è in corso ancora oggi, con l’invenzione di nuovi termini estoni per adeguare la lingua alle moderne esigenze.
La maggior parte degli estoni capisce un po’ di finlandese e un po’ di inglese, ma è molto apprezzato il tentativo di dire qualche parola nella loro lingua madre.
Un particolarità: l’estone vanta la parola con il maggior numero di ripetizioni consecutive di una stessa vocale: äääär, che significa “bordo del ghiaccio”.
Rispetto all’italiano nella lingua estone mancano le lettere “q”, “w” e “x” ma in più ci sono “š”, “ž”, “õ”, “ä”, “ö” e “ü”. L’accento cade sempre sulla prima sillaba.
Le regole di pronuncia dell’estone differenti dall’italiano sono le seguenti:
-aa: “a” lunga;
-ae: come gaie;
-e: “e” aperta, come letto;
-ee: “e” lunga;
-ii: “i” lunga;
-o: “o” aperta, come volta;
-uu: “u” lunga;
-õ: come in inglese girl;
-õi: come in inglese curly;
-ä: “a” aperta;
-äe: come aereo;
-ää: “a” molto lunga e molto aperta;
-ö: come in inglese nurse;
öö: come sopra, ma più lunga;
-c: come lenza;
-g: come gatto;
-j: come ieri;
-k: più leggera rispetto all’inglese;
-š: come sciare;
-ž: come in francese jambe.
Per quando ci si rivolge a stranieri o a persone appena conosciute bisogna usare il formale te e teie, mentre sa e sina sono riservati solo a bambini, familiari e amici stretti.
Pillole di estone:
-ciao: TERE;
-arrivederci: HEAD AEGA;
-sì: JAH;
-no: EI;
-grazie: TÄNAN;
-prego: PALUN;
-mi chiamo Laura: MINU NIMI ON LAURA;
-aiuto!: APPI!
All’inizio del ‘900 venne attuata una riforma completa e radicale della lingua estone da parte di Johannes Aavik. Il processo di ampliamento del vocabolario è in corso ancora oggi, con l’invenzione di nuovi termini estoni per adeguare la lingua alle moderne esigenze.
La maggior parte degli estoni capisce un po’ di finlandese e un po’ di inglese, ma è molto apprezzato il tentativo di dire qualche parola nella loro lingua madre.
Un particolarità: l’estone vanta la parola con il maggior numero di ripetizioni consecutive di una stessa vocale: äääär, che significa “bordo del ghiaccio”.
Rispetto all’italiano nella lingua estone mancano le lettere “q”, “w” e “x” ma in più ci sono “š”, “ž”, “õ”, “ä”, “ö” e “ü”. L’accento cade sempre sulla prima sillaba.
Le regole di pronuncia dell’estone differenti dall’italiano sono le seguenti:
-aa: “a” lunga;
-ae: come gaie;
-e: “e” aperta, come letto;
-ee: “e” lunga;
-ii: “i” lunga;
-o: “o” aperta, come volta;
-uu: “u” lunga;
-õ: come in inglese girl;
-õi: come in inglese curly;
-ä: “a” aperta;
-äe: come aereo;
-ää: “a” molto lunga e molto aperta;
-ö: come in inglese nurse;
öö: come sopra, ma più lunga;
-c: come lenza;
-g: come gatto;
-j: come ieri;
-k: più leggera rispetto all’inglese;
-š: come sciare;
-ž: come in francese jambe.
Per quando ci si rivolge a stranieri o a persone appena conosciute bisogna usare il formale te e teie, mentre sa e sina sono riservati solo a bambini, familiari e amici stretti.
Pillole di estone:
-ciao: TERE;
-arrivederci: HEAD AEGA;
-sì: JAH;
-no: EI;
-grazie: TÄNAN;
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