
La terza tappa del nostro itinerario lungo la romantische strasse ci porta a Wieskirche, un importante santuario della baviera, che sorge su un’altura tra Füssen e Oberammergau.
La leggenda narra che due monaci decisero di realizzare, in occasione della processione del Venerdì Santo, una statua che raffigurasse il Cristo flagellato. La popolazione, però, rimase sconvolta e traumatizzata alla vista del Signore insanguinato e sofferente, e per un po’ la statua venne lasciata in un luogo dove nessuno potesse vederla. Il 14 giugno del1738, però, alcune testimonianze affermano che sul volto della statua siano comparse delle lacrime: tutti gridarono al miracolo, la voce si espanse e i pellegrini tedeschi e non solo arrivarono da ogni parte per vedere questa statua.
Le origini della chiesa, un gioiello dell’architettura barocca tedesca, risalgono al 1730, quando si decise che era necessario costruire una cappella dove custodire degnamente il Cristo flagellato, poiché fino a quel momento si trovava all’interno di una masseria, luogo non consono per un’opera religiosa. Dall’idea della cappella si passò poi all’idea di una chiesa vera e propria, per poter accogliere tutti i pellegrini che venivano in visita.
In questa chiesa ciò che domina l’aspetto artistico e architettonico è lo stile rococò; all’interno troviamo inoltre diversi stucchi e decorazioni molto pregiati, merito del lavoro dei fratelli Zimmermann.
Oggi la chiesa è dichiarata patrimonio culturale dell’umanita dall’Unesco, è visitabile tutti i giorni, dalle 8 fino alle 17 durante i mesi invernali, dalle 8 alle 19 nei mesi estivi. Ci si può arrivare in macchina, ma i pellegrini preferiscono lasciare l’auto a Steingaden e attraversare il sentiero che porta direttamente a Wieskirche a piedi, per una durata complessiva di circa un’ora.
sul sito ufficiale, www.wieskirche.de, è possibile controllare se durante il vostro soggiorno in Baviera sono in programma dei concerti in questa chiesa. Per la bellezza e l’atmosfera del posto ne vale davvero la pena!
Prossima tappa:Rottenbuch & Schongau
La leggenda narra che due monaci decisero di realizzare, in occasione della processione del Venerdì Santo, una statua che raffigurasse il Cristo flagellato. La popolazione, però, rimase sconvolta e traumatizzata alla vista del Signore insanguinato e sofferente, e per un po’ la statua venne lasciata in un luogo dove nessuno potesse vederla. Il 14 giugno del1738, però, alcune testimonianze affermano che sul volto della statua siano comparse delle lacrime: tutti gridarono al miracolo, la voce si espanse e i pellegrini tedeschi e non solo arrivarono da ogni parte per vedere questa statua.
Le origini della chiesa, un gioiello dell’architettura barocca tedesca, risalgono al 1730, quando si decise che era necessario costruire una cappella dove custodire degnamente il Cristo flagellato, poiché fino a quel momento si trovava all’interno di una masseria, luogo non consono per un’opera religiosa. Dall’idea della cappella si passò poi all’idea di una chiesa vera e propria, per poter accogliere tutti i pellegrini che venivano in visita.
In questa chiesa ciò che domina l’aspetto artistico e architettonico è lo stile rococò; all’interno troviamo inoltre diversi stucchi e decorazioni molto pregiati, merito del lavoro dei fratelli Zimmermann.
Oggi la chiesa è dichiarata patrimonio culturale dell’umanita dall’Unesco, è visitabile tutti i giorni, dalle 8 fino alle 17 durante i mesi invernali, dalle 8 alle 19 nei mesi estivi. Ci si può arrivare in macchina, ma i pellegrini preferiscono lasciare l’auto a Steingaden e attraversare il sentiero che porta direttamente a Wieskirche a piedi, per una durata complessiva di circa un’ora.
sul sito ufficiale, www.wieskirche.de, è possibile controllare se durante il vostro soggiorno in Baviera sono in programma dei concerti in questa chiesa. Per la bellezza e l’atmosfera del posto ne vale davvero la pena!
Prossima tappa:Rottenbuch & Schongau
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