
Top five: cosa visitare a…Varsavia!
Varsavia è la capitale della Polonia; la sua storia è parecchio travagliata, segnata da diversi momenti di difficoltà seguiti a delle grandi rinascite. Il primo nucleo urbano risale al XIV secolo, quando i duchi di Moravia fecero costruire una fortezza nel punto in cui oggi sorge il castello reale. Il periodo più buio della città iniziò il primo settembre del 1939, quando le bombe naziste iniziarono a bersagliare la città; un settimana dopo Varsavia era posta sotto assedio, e un mese dopo cadde definitivamente. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale sia il centro della città che la sua area metropolitana erano solo un ammasso di macerie. Oggi invece si presenta come una città fiorente, moderna e dinamica.
Varsavia è suddivisa in due metà disuguali dal Wisla, il fiume Vistola. La maggior parte delle attrazioni si trova ad ovest del fiume.
Da visitare:
1. il CASTELLO REALE.
Prima di accedere al Castello bisogna visitare la sua piazza, dalla particolare forma triangolare, dove si trova la Colonna di Sigismondo III Vasa, un maestoso monumento alto 22 metri, eretto in onore del re che trasferì la capitale da Cracovia a Varsavia. E’ il secondo monumento secolare più antico della città. La statua venne abbattuta durante la Seconda Guerra Mondiale, ma venne recuperata e collocata alla sommità di una nuova colonna, dove oggi è possibile ammirarla.
Il Castello venne fatto saltare in aria anch’esso dai nazisti; in origine era una fortezza in legno proprietà dei duchi di Masovia. Il suo massimo splendore lo raggiunse nel XVII secolo, quando era una delle più splendide residenze reali europee. Due piani del Castello sono aperti al pubblico. Vale la pena vedere la Sala delle grandi assemblee, dove si trova sul soffitto un pregiato dipinto, “La liberazione del caos”, la Stanza di Marmo in stile cinquecentesco con marmi colorati e trompe l’œil, più 22 ritratti di re polacchi e la Stanza Canaletto, nell’appartamento del Re, con 23 dipinti del Canaletto che riproducono l’architettura di Varsavia in modo dettagliato;
Varsavia è la capitale della Polonia; la sua storia è parecchio travagliata, segnata da diversi momenti di difficoltà seguiti a delle grandi rinascite. Il primo nucleo urbano risale al XIV secolo, quando i duchi di Moravia fecero costruire una fortezza nel punto in cui oggi sorge il castello reale. Il periodo più buio della città iniziò il primo settembre del 1939, quando le bombe naziste iniziarono a bersagliare la città; un settimana dopo Varsavia era posta sotto assedio, e un mese dopo cadde definitivamente. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale sia il centro della città che la sua area metropolitana erano solo un ammasso di macerie. Oggi invece si presenta come una città fiorente, moderna e dinamica.
Varsavia è suddivisa in due metà disuguali dal Wisla, il fiume Vistola. La maggior parte delle attrazioni si trova ad ovest del fiume.
Da visitare:
1. il CASTELLO REALE.
Prima di accedere al Castello bisogna visitare la sua piazza, dalla particolare forma triangolare, dove si trova la Colonna di Sigismondo III Vasa, un maestoso monumento alto 22 metri, eretto in onore del re che trasferì la capitale da Cracovia a Varsavia. E’ il secondo monumento secolare più antico della città. La statua venne abbattuta durante la Seconda Guerra Mondiale, ma venne recuperata e collocata alla sommità di una nuova colonna, dove oggi è possibile ammirarla.
Il Castello venne fatto saltare in aria anch’esso dai nazisti; in origine era una fortezza in legno proprietà dei duchi di Masovia. Il suo massimo splendore lo raggiunse nel XVII secolo, quando era una delle più splendide residenze reali europee. Due piani del Castello sono aperti al pubblico. Vale la pena vedere la Sala delle grandi assemblee, dove si trova sul soffitto un pregiato dipinto, “La liberazione del caos”, la Stanza di Marmo in stile cinquecentesco con marmi colorati e trompe l’œil, più 22 ritratti di re polacchi e la Stanza Canaletto, nell’appartamento del Re, con 23 dipinti del Canaletto che riproducono l’architettura di Varsavia in modo dettagliato;
2. la CITTà VECCHIA.
Parzialmente cinta di mura, il suo fulcro si trova nella Piazza della Città Vecchia, bordeggiata da palazzi rinascimentali e barocchi con elementi gotici e neoclassici. Nel centro della piazza si trova la statua della Sirena, il simbolo di Varsavia. Da vedere anche il Museo Storico di Varsavia, il Museo della Letteratura e la Cattedrale di San Giovanni, la più antica della chiese della città. Venne costruita all’inizio del XV secolo, rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale e infine ricostruita nel periodo postbellico in stile gotico;
3. la CITTADELLA.
A nord della Città Nuova si trova questa massiccia fortezza del XIX secolo che si affaccia sulla Vistola. Venne fatta costruire dallo zar dopo l’insurrezione del novembre 1830 per intimidire la popolazione; per anni fu una prigione politica. Oggi viene utilizzata dall’esercito. Di interesse l’imponente porta che si affaccia sul fiume: è Brama Stracen, la Porta dell’Esecuzione, dove i prigionieri politici venivano messi a morte;
4. ULICA NOWY SWIAT.
E’ la Via del Nuovo Mondo, la più trafficata strada di Varsavia. E’ la via dello shopping con negozi, caffè e ristoranti. Gli edifici sono quasi tutti del secondo dopoguerra, anche se lo stile è comunque neoclassico dell’ ‘800. In questa via si trova il Museo Chopin con esposizioni permanenti relative alla vita dell’artista, il suo ultimo pianoforte e la sua maschera mortuaria;
E’ la Via del Nuovo Mondo, la più trafficata strada di Varsavia. E’ la via dello shopping con negozi, caffè e ristoranti. Gli edifici sono quasi tutti del secondo dopoguerra, anche se lo stile è comunque neoclassico dell’ ‘800. In questa via si trova il Museo Chopin con esposizioni permanenti relative alla vita dell’artista, il suo ultimo pianoforte e la sua maschera mortuaria;
5. ANTICO GHETTO EBRAICO.
Prima della Seconda Guerra Mondiale gran parte della comunità ebraica di Varsavia viveva nei quartieri Mirowe e Muranow. I nazisti crearono in questa zona il Ghetto di Varsavia nel 1940, che poi fu raso al suolo dopo la rivolta interna del 1943. I punti più interessanti si trovano nella parte settentrionale: il Museo della Prigione di Pawiak, la più famigerata della Polonia, originariamente creata per la detenzione degli oppositori politici dello zar. Poi divenne tristemente nota per essere la prigione della Gestapo. Nel 1944 venne fatta saltare in aria ma oggi è ancora possibile visitare tre celle di detenzione. Da vedere anche il Monumento agli Eroi del Ghetto, dedicato alle migliaia di ebrei che persero la vita nella rivolta del 1943. Infine il Cimitero Ebrico del 1806, il più grande d’Europa, un luogo davvero desolato. Da cercare la tomba di Ber Sonnenberg, uno dei monumenti funerari più belli del mondo.
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