venerdì 3 aprile 2009

La cucina ceca


La cucina ceca, come quella slovacca, è saldamente ancorata alle tradizioni mitteleuropee e influenzata dalla lunga appartenenza all’Impero austriaco (la schnitzel, un tipico piatto austriaco fatto di carne fritta, è ad esempio molto popolare). E’ molto rinomata per la carne arrosto. La cucina migliore di tutta la Repubblica Ceca è considerata essere quella della Moravia.

La colazione per i cechi consiste in uno spuntino veloce con caffè, prodotti da forno, marmellata e yogurt. Il pasto principale è il pranzo, consumato spesso a base di piatti di carne e patate. La cena, invece, è una versione più leggera del pranzo.

Tutti i pasti, o quasi, sono accompagnati dagli houskové knedlíky, gnocchetti di pane preparati con farina, latte, lievito e tuorlo d’uovo con aggiunta di pane bianco tagliato a cubetti. Dopo la lievitazione questi cubetti vengono cotti in acqua bollente e tagliati a forma di disco. Un contorno comune sono anche gli zelí, i crauti, che possono essere accompagnati anche da una porzione di cavoli al vapore con cipolle, mele, cumino e sale. Se cucinati in questa maniera restano molto croccanti. Un altro contorno è la brambopový salát, insalata di patate. Le patate vengono bollite e mischiate a cipolle, sedano rapa, carote, yogurt, formaggio, maionese, sottaceti e prosciutto.

Un piatto molto famoso della cucina ceca, ma anche di quella slovacca, è il guláš, il gulasch, lo spezzatino di manzo o di maiale mescolato con cipolle a fette, rosolato con la paprika e poi stufato con brodo e pomodori. Il gulasch più buono è quello che viene preparato tre giorni prima di essere servito, anche se le nuove normative europee non prevedono che si possano servire alimenti caldi cucinati meno di tre ore prima.

Per dessert bisogna provare i palačinky, crêpes con marmellata, cioccolata o frutta.

In Repubblica Ceca si registra il più elevato consumo di birra pro capite al mondo. Questa è una specie di “bevanda nazionale”, molto apprezzata dai turisti per il suo gusto e soprattutto per il suo prezzo economico. Il superalcolico più utilizzato è invece lo slivoviz, un’acquavite di prugne dal sapore forte e deciso.

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