mercoledì 21 gennaio 2009

Il calendario musulmano


Oggi si parla del calendario musulmano, un tipo di calendario che si basa su una scansione del tempo puramente lunare. Inizia il 16 luglio 622 (secondo il nostro calendario), ossia nell’anno in cui fu compiuta l’Egira, quando i primi musulmani furono costretti a migrare dalla Mecca a Medina per sfuggire alle persecuzioni degli idolatri. Si compone di dodici mesi, formati alternativamente da 30 e 29 giorni. Complessivamente si contano dunque 254 giorni a differenza dei 365\366 del calendario cristiano. Il Corano prevede che il nuovo mese inizi il giorno in cui appare la prima luna crescente.

Nella maggior parte dei paesi di religione islamica, oltre a questo calendario si adotta anche quello cristiano per facilitare i rapporti con i paesi non musulmani.

Il primo mese dell’anno è il Muhàrram, محرم, dura 30 giorni e il primo di questi è considerato augurale. Durante questo periodo ricorre l’anniversario della nascita del Profeta. Il 10 di questo mese cade la ricorrenza dell’Ashura, che in Nordafrica dà il via a una sorta di carnevale, mentre per gli sciiti ha un carattere principalmente luttuoso.

Il secondo mese è il Sàfar, صفر, che conta 29 giorni. E’ sconsigliato, durante questi giorni, intraprendere la visita alla Mecca.

Rabì al-àwwal, ربيع الأول, è il terzo mese, di 30 giorni. La nascita del profeta, che ricade in questo mese, viene festeggiata dai sunniti il 12 mentre dagli sciiti il 17.

Rabì ath-thàni, ربيع الثاني, è il quarto, di 29 giorni.

Il quinto mese, della durata di 30 giorni, è chiamato Giumàda al-àwwal, جمادى الأول.

Il sesto mese, Giumàda ath-thànniyya, جمادى الثانية, conta 29 giorni.

Il settimo mese, Ràgiab, رجب, di 30 giorni, è quello più propizio per visitare le città sante. Questo mese è particolarmente importante perché cade il mitraj, l’ascensione notturna del Profeta.

L’ottavo mese è il Shabàn, شعبان, durante il quale cade il capodanno islamico, precisamente il 15 del mese. E’ un mese dedicato alla memoria dei defunti.

Il nono mese, di 30 giorni, forse il più conosciuto dalla comunità internazionale, è il Ramadàn, رمضان, il mese della purificazione mediante il digiuno. Nella notte tra il 26 e il 27 ebbe luogo la Rivelazione, ecco perché per i musulmani è così importante.

Il decimo mese, di 29 giorni, è lo Shawwàl, شوال, un altro mese sacro. Il primo giorno si festeggia per la fine del digiuno.

Undicesimo mese, Dhu l-qàda, ذو القعدة. è il mese di preparazione al pellegrinaggio. E’ considerato sacro.

L’ultimo mese, il Dhu l-hìjja, ذو الحجة, è molto importante: i giorni da settimo al decimo sono consacrati al pellegrinaggio alla Mecca e a una serie di numerose cerimonie religiose. Il decimo, in particolare, è la festa del sacrificio.

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