
Da quando ho iniziato a studiare il russo, ho scoperto molti aspetti di questa cultura che mi piacciono particolarmente. Tra tutti, la cucina.
La cucina tradizionale russa, molto semplice e povera, è parte importante della cultura nazionale di questo Paese.
Nella sua formazione bisogna tener conto di tre fattori: innanzitutto dell'influenza delle varie culture ed etnie che sono state presenti in questo vasto territorio; proprio per questo motivo le abitudini alimentari, le pietanze e le ricette cambiano da regione a regione. In secondo luogo, non bisogna trascurare l'influenza della chiesa ortodossa sullo sviluppo della cucina tradizionale: gli ortodossi sono chiamati a tenere un digiuno stretto ogni mercoledì e venerdì, durante i quali sono vietati carne, pesce, uova e latticini, olio d'oliva e bevande alcoliche. Ecco spiegato perchè in questa cucina prevalgono pietanze con funghi, frutti di bosco e grano. Infine bisogna indagare su quali fossero i cibi presenti naturalmente in Russia in passato: in grandi quantità sicuramente il grano, la segale, l'avena e il frumento. Pane, torte di cereali o frittelle, quindi, non sono mai mancati nelle tavole delle case. Grazie alla diffusione della caccia e dell'allevamento di bestiame si ha sempre avuto una vasta scelta di carne e l'abbondanza di corsi d'acqua, di mari e di laghi ha sempre permesso una pesca molto ricca e variegata.
La cucina tradizionale russa, molto semplice e povera, è parte importante della cultura nazionale di questo Paese.
Nella sua formazione bisogna tener conto di tre fattori: innanzitutto dell'influenza delle varie culture ed etnie che sono state presenti in questo vasto territorio; proprio per questo motivo le abitudini alimentari, le pietanze e le ricette cambiano da regione a regione. In secondo luogo, non bisogna trascurare l'influenza della chiesa ortodossa sullo sviluppo della cucina tradizionale: gli ortodossi sono chiamati a tenere un digiuno stretto ogni mercoledì e venerdì, durante i quali sono vietati carne, pesce, uova e latticini, olio d'oliva e bevande alcoliche. Ecco spiegato perchè in questa cucina prevalgono pietanze con funghi, frutti di bosco e grano. Infine bisogna indagare su quali fossero i cibi presenti naturalmente in Russia in passato: in grandi quantità sicuramente il grano, la segale, l'avena e il frumento. Pane, torte di cereali o frittelle, quindi, non sono mai mancati nelle tavole delle case. Grazie alla diffusione della caccia e dell'allevamento di bestiame si ha sempre avuto una vasta scelta di carne e l'abbondanza di corsi d'acqua, di mari e di laghi ha sempre permesso una pesca molto ricca e variegata.
Delle pietanze tradizionali quella forse pi ù conosciuta in Italia è il борщ (borsh), un piatto della tradizione contadina, una sostanziosa zuppa coloratissima di verdure utilizzata per combattere le rigide temperature russe. Anche se ogni famiglia lo tramanda con delle aggiunte particolari, gli ingredienti principali sono la barbabietola rossa, le patate e i cavoli. Il nome deriva dal colore scuro che acquisisce la barbabietola rossa e da qui il significato di borsh: “minestra rossa”.
Un condimento molto utilizzato in passato, ma che i russi continuano ad amare, è la сметана, la panna naturalmente inacidita con l’uso di batteri, uno dei latticini tipici del Paese. Viene utilizzata per condire le insalate e le varie minestre; accompagna piatti sia dolci che salati.
Per quanto riguarda le bevande tradizionali, è d’obbligo citare il квас (kvass), una bevanda dal tasso alcolico abbastanza basso. E’ essenzialmente una birra di pane segale, ma viene prodotto anche in casa facendo fermentare frutta, cereali, bacche, linfa di betulla. E’ una bibita tipicamente estiva che ricorda la birra analcolica grazie al suo sapore leggero.
E logicamente non si può dimenticare la bevanda nazionale russa, la водка (vodka): un distillato forte e incolore, prodotto dalla distillazione di frumento fermentato. Il tasso alcolico qui è molto più alto rispetto al квас, si aggira infatti attorno al 40%. La formula della vodka moderna venne definita da Mendeleev, un chimico che inventò, tra il resto, la tavola periodica degli elementi. Deve essere sempre bevuta fredda, senza però essere messa nel congelatore o nel freezer, perché la composizione si potrebbe alterare.
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